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Veneto

OCA IN ONTO

Togliere tutto il grasso a una bella oca grassa e scioglierlo a fuoco vivo. Scegliere le parti più carnose e togliere loro la pelle e le ossa. Metterle per due giorni sotto sale, rivoltandole ogni giorno. Poi asciugarle e affumicarle davanti al fuoco di un camino per dodici ore. Porle poi in un pignatto di coccio con rametti di rosmarino, coprendole con il loro grasso liquefatto, e se non bastasse aggiungere dell’olio d’oliva. Consumare almeno dopo un mese e tenere il vaso in luogo fresco coperto con un foglio di cartaforno ben legato.

PESCHE SCALIGERE

Sbucciare le pesche e praticarvi un foro cilindrico verticale tale da poter estrarre il nocciolo. Imburrare una placca da forno e disporvi le pesche già preparate. A parte, allestire un impasto con le mandorle tostate tritate finissime, gli amaretti sbriciolati e pestati, la grappa, lo zucchero e il miele. Inserire l’impasto nel foro praticato nelle pesche e infornare alla temperatura già predisposta a 180 °C.
Cuocere per almeno due minuti a seconda della grandezza delle pesche. Sfornare e servire le pesche tiepide eventualmente con panna montata a parte.

NATALINO

Porre a rinfrescare il lievito in una tazzina di acqua a cui saranno aggiunti due mezzi cucchiaini di zucchero. Lasciar riposare un quarto d’ora. Ammorbidire il burro quindi impastare la farina con il burro ammorbidito, il lievito sciolto, lo zucchero e il sale. Lavorare l’impasto a lungo fino a ottenere una massa ben liscia e omogenea. Adagiare il composto in uno stampo, a forma di stella dai bordi alti, e lasciarlo lievitare per un po’ meno di un’ora, in ambiente umido alla temperatura di 20 °C, tenendolo coperto con un panno.

RISO E FAGIOLI ALLA FELTRINA

Lessare i fagioli in poca acqua salata, con una foglia di alloro e una di salvia, e passarli al passaverdura. Cuocere il riso al dente in acqua salata, scolarlo, condirlo con il burro e il formaggio tipo Piave, metterlo in uno stampo a corona da girare poi su un piatto di portata. Versare la crema di fagioli al centro e portare in tavola.

RISO CON I FEGATINI

Soffriggere nel burro la cipolla e il sedano tritati finemente, aggiungere i fegatini e i ventrigli crudi e cuocere a fuoco dolce. Unire il brodo bollente, gettare il riso e mescolare fino a cottura ultimata. Cospargere con grana grattugiato.

PICCIONI DI TORREGLIA

Tritare il rosmarino, la salvia, il prezzemolo, le bacche di ginepro e alcune fettine sottili di pancetta, poco sale e un pizzico di pepe. Con questo trito farcire i piccioni e avvolgerli con le fettine di pancetta rimasta. Cuocerli poi allo spiedo o in forno, bagnandoli di tanto in tanto con un po’ di vino bianco secco. Servire con una bella polenta calda accompagnata con il sugo della leccarda, al quale si aggiunge un poco di burro.

PESCE GATTO IN UMIDO

Pulire e infarinare il pesce e metterlo a friggere per bene in olio abbondante finché sarà rosolato. Preparare in una teglia un soffritto con poco di olio, aglio e prezzemolo. In questo soffritto mettere il pesce gatto, a piacere sale e pepe e aggiungere la conserva di pomodoro con un poco d’acqua. Lasciare bollire coperto finché l’acqua sarà completamente evaporata e resterà sul fondo solo un dito di sugo. Servire accompagnando con fette di polenta.

MINESTRA DI RISO E PATATE

Portare le patate ben pelate a mezza cottura. Tagliarle a fettine sottili. In una padella, soffriggere la cipolla e il sedano sminuzzati con il burro e l’olio, aggiungere le patate e cuocere per trenta minuti. In una pentola, portare il brodo a bollore, versare il composto della padella e cuocere per altri quindici minuti. Versare il riso e il prezzemolo tritato. Servire bollente. A volontà, cospargere di buon formaggio stagionato e grattugiato.