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Lombardia

FILETTI DI PESCE PERSICO IMPANATI

Impanare i filetti, con pangrattato e uovo sbattuto, salare e friggere nel burro rosso. Accompagnare a vari tipi di risotto, come piatto unico; come secondo piatto, si servono con uno spicchio di limone e generalmente con contorno di patate lesse.
A nord di Milano, spesso, i filetti vengono infarinati (leggermente), si friggono in olio, burro e salvia, si passano in forno per due minuti e infine si cospargono con burro spumeggiante e salvia.

FAGIOLI DELL’OCCHIO CON COTENNE

Lessare i fagioli, tenuti a bagno una notte in acqua salata, portandoli quasi a cottura. Soffriggere con olio, burro e lardo le verdure tritate, unire acqua, sale e la salsa di pomodoro. Aggiungere le cotenne scottate in acqua e tagliate a strisce larghe un dito, i fagioli con un po’ della loro acqua. Cuocere per venti minuti e servire il composto ben caldo in scodelle, insaporendo con un po’ di pepe.

FAGIANO ALLA PANNA

Pulire, eviscerare, fiammeggiare, lavare, asciugare il fagiano e tagliarlo a pezzi. Rosolare la cipollina nel burro e toglierla; infarinare leggermente i pezzi di fagiano e quindi rosolarli, aggiungendo gli odori e la cipollina. Versare la panna, coprendo tutta la carne, e cuocere a fuoco lento. Se la carne si asciuga troppo, aggiungere un po’ di brodo. Infine bagnare con il cognac e servire, accompagnando con parte del sugo in salsiera.

CUTIZA

Preparare una pastella con il latte freddo, la farina e le uova; mescolarvi lo zucchero, una presa di sale, le mele sbucciate e tagliate a fettine, l’uva sultanina ammollata e i pinoli. Friggere in padella con olio, formando frittelle di spessore non superiore a un centimetro. Servire cospargendo abbondantemente di zucchero.
Versioni semplificate hanno nome nell’area lariana “paradèl” e “laciada”.

CIPOLLINE IN AGRODOLCE

Mettere in un tegamino il burro e lo zucchero, rimestare finché lo zucchero comincia a imbiondire, aggiungere la pancetta ben tritata e l’aceto. Rimestare ancora, unendo le cipolline sbucciate con un pizzico di sale, coprire con il coperchio, abbassare il fuoco e cuocere lentamente per quarantacinque minuti circa, fin quando le cipolline divengono lucide e piuttosto scure.

CAULATT

Frullare nel latte i tuorli e lo zucchero e cuocere, sempre rimestando senza mai arrivare a bollore. Appena il cucchiaio si “vela” (cioè appena estratto dal tegame appare “velato” da un sottile strato di crema), spegnere il fuoco, coprire e lasciare addensare la crema.

CARPA ALLA BORGO TICINO

Squamare, eviscerare e lavare la carpa. Praticare un taglio anche lungo il dorso e riempire dalle due parti con pancetta, rosmarino e salvia.
Cucire con refe, previa colmatura dei tagli con riccioli di burro. Infornare in una padella di ferro, senza altri condimenti, per circa mezz’ora. Cospargere di sale e, se si vuole, di pepe. La carpa diventa dorata, con una crosta croccante alla superficie.
Borgo Ticino è la borgata di Pavia oltre il Ticino, un tempo abitata prevalentemente da pescatori.

BUSECCHINA

Tenere le castagne in acqua tiepida per una notte, scolarle e risciacquarle in acqua corrente, togliere le pellicine residue con uno straccio o uno spazzolino e lavarle ancora. Mettere le castagne in una pentola, ricoprendole appena di acqua, e lessarle dolcemente, senza giungere a bollore, per non romperle, fino a quasi completo assorbimento del liquido. A piacere aggiungere a metà cottura il vino bianco dolce o secco. Porre infine le castagne in coppette, bagnandole con il loro sugo e con la panna (o con latte).

ANGUILLA IN CARPIONE

Eviscerare l’anguilla, lavarla, tagliarla a pezzi di dieci centimetri. Asciugare bene i pezzi, infarinarli e friggerli nell’olio. Marinata: cuocere lentamente gli spicchi d’aglio, tagliati a metà, in pochissimo olio o burro; a parte bollire due bicchieri d’aceto, aggiungere le verdure a fettine e l’aglio cotto; quando la marinata è ridotta alla metà, versarla bollente sui pezzi dell’anguilla fritti e lasciarvela per almeno ventiquattro ore. Consumare il piatto freddo.