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Lombardia

PANTRITO

Mettere a bagno nel brodo caldo il pangrattato. Dopo un quarto d’ora aggiungere una noce di burro e insaporire sul fornello per cinque minuti. In una zuppiera battere le uova con un cucchiaio di formaggio grattugiato. Versarvi il brodo bollente, continuando a mescolare col cucchiaio di legno in modo da evitare la formazione di grumi. Aggiustare di sale e pepe e, a tavola, cospargere ancora di formaggio grattugiato.

PAN DE MÈI

Mescolare e setacciare le tre farine, aggiungere i fiori di sambuco, sale, zucchero, uova e burro. Unire il lievito sciolto in poco latte tiepido. Impastare bene, formare una palla e metterla in una zuppiera coperta da un tovagliolo, lasciandola lievitare per un’ora in luogo tiepido. Fare quindi con la pasta tante pagnottine lievemente schiacciate, con diametro di 10 centimetri circa e porle sulla placca da forno a giusta distanza. Cospargere con lo zucchero vanigliato e cuocere a 190 °C per mezz’ora.

MINESTRA DI RISO E CUORE DI VITELLO

Cuocere per circa due ore in molta acqua il cuore e, una volta cotto, tagliarlo a pezzi piccoli e soffriggerlo nel burro, aggiungendo la foglia di salvia. Mettere sul fuoco il brodo (meglio se di carne) e, a bollore, aggiungere il riso, e continuare la cottura per circa venti minuti. Al termine aggiungere il soffritto di cuore tenuto in caldo e, infine, il prezzemolo tritato. Servire la minestra caldissima.

MIASCIA

Mettere a mollo nel latte per un’ora il pane tagliato a dadi, poi unire e amalgamare con delicatezza le uova, la scorza di limone, le pere e le mele mondate e tagliate a fettine, un cucchiaio o due di uva sultanina, le farine, lo zucchero e mescolare. Versare il composto in una tortiera imburrata, spianarlo nello spessore di quattro centimetri. Cospargere con fiocchetti di burro, un filo d’olio, zucchero in grani e un trito di rosmarino. Cuocere in forno a 180 °C per un’ora.

MAZZE DA TAMBURO IMPANATE

Sbattere l’uovo e salarlo, immergervi una alla volta le mazze da tamburo ben pulite, aperte e senza il gambo, e passarle nel pangrattato. In una larga padella scaldare bene il burro nell’olio, unire le cappelle impanate e cuocere a fuoco vivace per qualche minuto, salare e rigirare i funghi fino a dorarli. Disporli per breve tempo su carta da cucina per assorbire l’unto in eccesso e servire.

LEPRE IN SALMÌ

Fare a pezzi la lepre, lavarla e scolarla in uno colapasta, conservare a parte il fegato. Mettere i pezzi di carne in una teglia con le verdure, coprire il tutto con il vino. Aggiungere la cannella e i chiodi di garofano. Conservare la marinata in frigorifero per dodici ore, poi scolare la carne nello scolapasta per dieci minuti, rosolarla in padella senza condimento, fino che sia asciutta. In un’altra padella preparare olio e burro, trasferire la carne e rosolarla a fuoco alto.

FAGIOLI DELL’OCCHIO CON COTENNE

Lessare i fagioli, tenuti a bagno una notte in acqua salata, portandoli quasi a cottura. Soffriggere con olio, burro e lardo le verdure tritate, unire acqua, sale e la salsa di pomodoro. Aggiungere le cotenne scottate in acqua e tagliate a strisce larghe un dito, i fagioli con un po’ della loro acqua. Cuocere per venti minuti e servire il composto ben caldo in scodelle, insaporendo con un po’ di pepe.

CAULATT

Frullare nel latte i tuorli e lo zucchero e cuocere, sempre rimestando senza mai arrivare a bollore. Appena il cucchiaio si “vela” (cioè appena estratto dal tegame appare “velato” da un sottile strato di crema), spegnere il fuoco, coprire e lasciare addensare la crema.

BUSECCHINA

Tenere le castagne in acqua tiepida per una notte, scolarle e risciacquarle in acqua corrente, togliere le pellicine residue con uno straccio o uno spazzolino e lavarle ancora. Mettere le castagne in una pentola, ricoprendole appena di acqua, e lessarle dolcemente, senza giungere a bollore, per non romperle, fino a quasi completo assorbimento del liquido. A piacere aggiungere a metà cottura il vino bianco dolce o secco. Porre infine le castagne in coppette, bagnandole con il loro sugo e con la panna (o con latte).