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Abruzzo

POLLO ALLA FRANCESCHIELLO

Rosolare il pollo tagliato a pezzi in una padella con l’olio, salato e profumato con aglio, rosmarino e peperoncino piccante. Aggiungere poi il vino bianco, coprire e cuocere per circa cinquanta minuti. Unire le olive nere, la giardiniera, mescolare bene, far insaporire pochi minuti e servire caldo.
Ricetta dedicata a Francesco II di Borbone.

NOCCA ’NDOCCA

Nettare e fiammeggiare le carni tagliate a pezzi. Metterli in una pentola di terracotta, ricoprirla con acqua fredda e portare a bollore. Togliere la schiuma in superficie, aggiungere l’alloro, il pepe, il peperoncino, la scorza di arancia e cuocere per almeno quattro ore. Cucinare, intanto, il sangue di maiale in poca acqua e quando sarà rappreso tagliarlo a dadini; metterli nella pentola e completare la cottura.
VARIANTE È possibile una variante che non prevede l’utilizzo del sangue.

LACCI D’AMORE CON GLI OLACI (SPINACI SELVATICI)

Impastare la farina con acqua, uova e sale. Lavorare l’impasto a lungo e formare, quindi, delle sfoglie di tre millimetri circa di spessore. Tagliare le sfoglie a modo di sagnette. Rosolare nell’olio il guanciale magro, tagliato a piccoli pezzetti, la cipolla finemente tritata e l’aglio (da togliere appena dorato). Dopo un paio di minuti, aggiungere gli olaci già lessati ed anch’essi tagliuzzati. Fare cuocere il tutto, a fuoco lento. Aggiungere anche la ricotta e girare per un minuto o due. Spegnere la fiamma e fare riposare.

LA SACCOCCIA DI SANTA AGNESE

Per preparare le “scrippelle” (crêpes): rompere le uova in una terrina e sbatterle bene, unendo man mano un pizzico di sale, il latte (nel quale già sarà stato sciolto lo zafferano), il prezzemolo, due cucchiaini di pecorino grattugiato. Diluire la pastella con un poco di acqua per renderla più fluida.

CORDE DELLE CHIOCHIE

Dopo aver messo la farina a fontana su un tavolo di marmo o su una spianatoia (un’ampia base di legno generalmente utilizzata per impastare o per la polenta, posta sul tavolo da cucina) versare al centro gli albumi con l’aggiunta di un po’ di acqua e poi lavorare la massa fino a ottenere una pasta abbastanza dura. Una volta pronta la sfoglia, che non deve essere molto sottile, ripiegarla in modo da ottenere una specie di sciarpa arrotolata e tagliata con il coltello in modo da ottenere una sezione più spessa.

BACCALÀ ALL’ABRUZZESE

Dividere a pezzi il baccalà, infarinarlo e friggerlo in olio bollente. Preparare un composto con la cipolla, tagliata a fette sottili, i capperi, le olive e pezzi di peperone, soffriggerlo in una padella con l’olio; aggiungere poi la polpa di pomodoro e far cuocere. Versare la salsa sui pezzi di baccalà precedentemente fritti e servire caldo.

ANELLINI CON BACCALÀ E PEPERONI ARROSTITI

Arrostire il peperone al forno a 180 °C per venti minuti circa. Chiuderlo in un sacchetto di plastica per quindici minuti per poterlo spellare più facilmente, togliere la pelle, i semi e i filamenti interni e tagliarlo a pezzetti.
In una padella ben calda rosolare, in poco olio extravergine, lo spicchio d’aglio leggermente schiacciato. Quando ha preso leggermente colore, toglierlo e versare il baccalà ridotto a cubetti e il peperone.
Rosolare anche il baccalà per due minuti e versare il vino bianco, farlo evaporare, aggiustare di sale e mettere da parte la salsa.

FRITTELLE AL TARTUFO

Sciogliere il lievito in acqua tiepida e impastare la farina. Mescolare con regolarità aggiungendo un poco di sale e altra acqua tiepida. Unire lentamente la scamorza finemente tritata e il tartufo nero grattugiato. Aggiustare di sale e far lievitare il composto per circa un’ora, coprendolo con un telo.
Con un cucchiaino versare il composto in olio bollente ottenendo delle frittelline. Guarnire mettendo poi su ognuna una lamella di tartufo. Servire ben calde.

TAGLIATELLE AI CARCIOFI

Lavare i carciofi, togliere le foglie dure più esterne fino a ottenere i cuori formati solo da foglie chiare e tenere, tagliare le punte. Tagliarli a metà, eliminare il fieno, ridurli a spicchietti e metterli in acqua acidulata con mezzo limone. Utilizzare anche i primi quattro o cinque centimetri del gambo. Togliere la parte esterna più coriacea con un pelapatate e affettarli. Mettere anch’essi nell’acqua acidulata.

MACCHERONI ALLA MULINARA

Lavorare la farina con l’acqua fino a ottenere un impasto liscio, formare un panetto. Praticarvi al centro un foro e, infilandovi le mani, l’una di fronte all’altra, lavorare ancora la pasta circolarmente (come una ruota). Ottenuto un lunghissimo maccherone, tagliarlo nella misura voluta. Mettere a cuocere i maccheroni per circa quindici minuti.