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Sicilia

SQUATRU ALLA MATALOTTA

In un tegame dorare la cipolla e l’aglio tritati nell’olio. Unire le olive verdi snocciolate e a pezzi, i capperi preventivamente dissalati in un poco d’acqua calda, il prezzemolo tritato, sale, pepe e allungare con un poco d’acqua.
Rimestare, sistemare il pesce pulito e cuocere a seconda della grossezza dei tranci per venti minuti. Prima di ultimare la cottura aggiungere lo zafferano sciolto in poca acqua calda.

PESCE SPADA CON I PEPERONI

Soffriggere la cipolla a fette sottili in olio con sale e pepe. Tagliare a strisce i peperoni e farli rosolare per qualche minuto in olio bollente. Lessare la carota e tagliarla a dadini. In un tegame unire la cipolla e i peperoni soffritti, la carota lessa, una tazza abbondante di salsa di pomodoro, pepe, il trito di un mazzetto di prezzemolo e, infine, il pesce spada. Mescolare, controllare di sale e cuocere a fuoco basso per trenta minuti da quando inizia a sobbollire. Servire caldo.

INVOLTINI DI PESCESPADA

Fare rosolare leggermente in un poco di olio la mollica di pane, toglierla dal fuoco ed aggiungere l’aglio, il pecorino, i pinoli e l’uvetta ammollata in un poco d’acqua calda, i capperi tritati e il prezzemolo. Salare le fettine di pescespada, disporre al centro di ognuna di esse la farcitura, arrotolarle e chiuderle con uno stuzzicadenti. Mettere un poco d’olio in una teglia, disporvi gli involtini alternati alle foglie d’alloro e cospargerli con un poco d’olio. Fare cuocere in forno per quindici minuti circa a 180 °C e, quasi a fine cottura, aggiungere un poco di succo di limone.

IMPANATA DI PESCE SPADA

Infarinare il pesce tagliato a tranci, che vanno fritti in olio. In una teglia stendere una pasta da focacce coprendo perfettamente il fondo e i bordi; sistemarvi i tranci di pesce spada già fritto insieme a l’olio, il pomodoro, il sedano tritato finemente, l’uva sultanina, i pinoli, le olive nere snocciolate e sminuzzate, sale, pepe e il caciocavallo fresco tagliato a dadini. Fare in modo che il composto sia ben mescolato, quindi chiudere con altro disco di pasta saldando i bordi con una lieve ripiegatura. Passare a forno a 200 °C per trenta minuti circa.

CERNIA ALLA GHIOTTA

Nel tegame di cottura (che contenga la cernia intera, perfettamente pulita e squamata) mettere: olio, cipolla, aglio, sedano e carota. Dorare gli odori leggermente e appassire con i due bicchieri di vino bianco secco siciliano. Deporvi il pesce, aggiungere peperoncino e poco sale (per via dei capperi salati, che saranno stati precedentemente ben sciacquati), capperi e olive. Bagnare bene col sugo di cottura per una decina di minuti, quindi aggiungere pezzetti di pomodoro spellato ed eventualmente ancora peperoncino.

BRACIOLETTE DI PESCE SPADA

Spianare delicatamente le fettine di pesce spada con il batticarne e tagliarle a metà. A parte, condire il pangrattato con sale, pepe e prezzemolo tritato. Prelevarne una quantità pari a tre quarti, mescolarla con i capperi e con il caciocavallo grattugiato, irrorandola con un filo d’olio e disporla a cucchiaiate sulle fettine di pesce spada. Arrotolare le fettine a involtino e infilzarle in uno spiedino alternandole con spicchi di cipolla. Bagnare le braciole nell’olio e passarle nel rimanente pangrattato.

PASTA CON LE ZUCCHINE FRITTE

Lavare le zucchine, asciugarle. Se le zucchine non sono tenere, con un coltello o un pelapatate raschiarne la buccia. Tagliarle a fette rotonde dello spessore di circa mezzo centimetro, salarle e friggerle in olio abbondante dove prima è stato fatto imbiondire lo spicchio d’aglio schiacciato e poi tolto. Sgocciolarle e metterle da parte (l’olio di frittura servirà per condire la pasta). Lessare la pasta e condirla con l’olio di frittura, le zucchine fritte, il pepe e il formaggio grattugiato. Guarnire con le foglie di basilico.

BACCALÀ ALLO ZAFFERANO

Mettere il baccalà in acqua fredda e portare all’ebollizione. Appena l’acqua bolle scolarlo e quando raffredda togliere con cura pelle e lische. In un capace tegame rosolare le cipolle tagliate sottili, aggiungere i pezzi di baccalà, lo zafferano sciolto in un poco d’acqua, l’uva passa ammorbidita, olio, poca acqua, sale e pepe. Coprire il tegame con il coperchio e fare cuocere per circa venti minuti a fiamma lentissima senza mescolare.

BACCALÀ ALLA GHIOTTA

In una tazza contenente acqua tiepida mettere ad ammorbidire l’uva passolina. In un recipiente preferibilmente di terracotta, versare cinquanta grammi di olio, unire la cipolla e il sedano tritati, farli soffriggere, sfumare con il vino bianco secco e poi aggiungere i pomodori spezzettati e privati dei semi.

BACCALÀ A SFINCIONE

Mettere il baccalà in acqua fredda e portare a ebollizione. Appena l’acqua bolle scolarlo e quando raffredda togliere con cura pelle e lische. Sistemare quindi i pezzi in una teglia. A parte fare cuocere in un poco d’acqua le cipolle tagliate sottili; aggiungervi un poco d’olio e fare insaporire. Addizionare la salsa, pepe, sale e continuare la cottura per pochi minuti. Versare in modo uniforme l’intingolo nella teglia sul baccalà, cospargere il tutto di pangrattato, aggiungere un filo d’olio e infornare a 200 °C finché si forma la crosta.