Tu sei qui

Sardegna

LEPRE IN AGRODOLCE

Tagliare la carne a tocchi e rosolarla nell’olio in una padella aggiungendo la cipolla tritata, l’alloro, l’aglio e il prezzemolo tritati finemente, fino a rapprendere il liquido. Aggiungere il concentrato di pomodoro, regolare il sale, aceto e zucchero mescolati insieme, sino a evaporazione. Ricoprire di acqua e far cuocere lentamente aggiungendo se necessario ancora acqua.

LEPRE CON FAVETTE

Pulire la lepre, tagliarla a pezzi e farla marinare un paio d’ore con vino bianco, alloro e rosmarino. Fare soffriggere la cipolla affettata e l’aglio, quindi aggiungere la lepre priva della marinatura, una foglia di alloro, salare e fare rosolare per qualche minuto a fuoco vivo. Abbassare la fiamma e continuare la cottura a fuoco moderato, aggiungendo ogni tanto dell’acqua. A metà cottura aggiungere le favette tenere e terminate la cottura.

IS PASTINAS O PASTISSUS

Preparare la sfoglia. Sciogliere lo zucchero in cento millilitri di acqua tiepida. Impastare e lavorare tutti gli ingredienti fino a ottenere un impasto liscio e sostenuto e tirare una sfoglia sottile. Montare i tuorli con lo zucchero, unire la scorza del limone, il liquore, le mandorle macinate e infine gli albumi montati a neve. Ungere delle formine circolari o ellittiche dal bordo ondulato con un velo di strutto fuso, foderare con un ritaglio di sfoglia facendolo aderire perfettamente alle pareti, riempire con il ripieno e mettere in forno a 180 °C per venti minuti circa.

IL PRETE

Preparare un impasto con le bietole dapprima bollite e poi soffritte, la ricotta, due pizzichi di sale e amalgamate bene con le uova. Preparate una sfoglia con la farina, lo strutto, l’uovo e l’olio. Stendere la pasta in una teglia infarinata e spalmare uniformemente l’impasto, coprendo il tutto con il pane grattugiato. Infornare a 180 °C per circa trenta minuti.

GUEFFUS

Preparare uno sciroppo con lo zucchero semolato e l’acqua di fiori d’arancio. Cuocere a fuoco lento lo zucchero, fino a scioglierlo. Aggiungere la scorza grattugiata del limone e le mandorle. Mescolare bene per un paio di minuti, togliere dal fuoco e far raffreddare bene a temperatura ambiente il composto che il giorno successivo sarà abbastanza duro. Sciogliere l’impasto nell’acqua di fiori d’arancio aggiungendola a pochi cucchiai alla volta. Impastare il tutto per bene fino ad ottenere una consistenza morbida ma non troppo.

FRITTURA DI ANEMONI DI MARE

Lavare delicatamente gli anemoni di mare in abbondante acqua corrente senza romperli, proteggendo le mani con guanti (sono fortemente urticanti). Unire la farina e la semola e infarinarvi gli anemoni uno per volta. Friggere fino a leggera doratura in abbondante olio di oliva bollente a piccole quantità, dopo aver eliminato l’eccesso di infarinatura. Asciugare su carta, salare e servire caldissimi.

FORMAGGELLE

Impastare la farina con acqua tiepida e lavorarla con lo strutto sino ad ottenere una pasta solida e compatta. Preparare delle sfoglie sottili e ritagliare dei dischi con una scodella capovolta premuta sulla pasta.

FIORI DI ZUCCA IN DOLCE

Pulire e lavare i fiori di zucca, dopo aver tolto dall’interno le parti dure. Preparare una pastella con la farina e la semola, le uova sbattute, il latte, un pizzico di sale e un cucchiaio di zucchero. Immergere i fiori di zucca uno a uno nella pastella e friggerli sino a doratura in abbondante olio di semi.
Asciugare dall’olio deponendoli, appena fritti, su carta straccia assorbente. Servire ancora caldi a fine pasto come dessert, previa spolverata di zucchero, a seconda dei gusti.