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Incontro conviviale della Delegazione di Tel Aviv sulla cucina vegana organizzato presso la residenza dell’Attaché militare dell’Ambasciata d’Italia Col. Gioacchino Violante. Chef della serata Nadia Ellis, uno dei massimi esponenti della cucina vegana a Tel Aviv. Il cibo vegano è molto apprezzato a Tel Aviv, città che vanta più ristoranti vegani al mondo proprio perché il vegan si adatta molto alle leggi della kashrut ebraica.  Anche le preparazioni vegane italiane hanno molto spazio e, se preparato secondo canoni di cucina italiana come fa egregiamente Nadia Ellis, va senz'altro valorizzato ed è stato l’obiettivo della Delegazione che ha promosso questa serata. Durante l’incontro, che ha visto la partecipazione di molti personaggi di rilievo della società israeliana e italiana in Israele, la chef Nadia Ellis ha parlato della cucina vegana sviluppata nelle varie parti d'Italia e la Delegata Cinzia Klein ha parlato dei 70 anni dell'Accademia, ricordandone lo sviluppo e la fondazione anche a Tel Aviv. In questa occasione ha consegnato anche il materiale associativo alla neo Accademica Adriana Tempesta. A conclusione, l'Accademica Nessia Laniado, antropologa del cibo, ha parlato dei cibi di Carnevale e Purim nelle loro similitudini e differenze.

Il convegno “La cucina dello spirito: quello che il cibo dice all’anima e alla ragione” organizzato dalla Delegazione di Atri si è tenuto nella bellissima cornice dell’ex-convento dei Frati Minori S. Maria dell’Oliveto, di Castilenti (Te), con il patrocinio dell’Amministrazione comunale. Ha introdotto l’argomento il Delegato Antonio Moscianese Santori (foto 1) a cui è seguito il saluto del Coordinatore Territoriale Nicola D’Auria (foto 2). Le relazioni sono state tenute da illustri docenti dell’Università D’Annunzio di Chieti: Piergiorgio Della Pelle, ricercatore senior di storia della filosofia nel Dipartimento di scienze giuridiche, con il suo intervento “Cibo e identità nelle grandi religioni. Prospettive storico-filosofiche”; Gabriele di Francesco, professore di sociologia dell’UDA e Accademico dei Georgofili, si è intrattenuto su “Il calendario e il sacro nella cultura gastronomica abruzzese”. Eide Spedicato Iengo, già professore associato di sociologia generale della Facoltà di Lettere, con la sua relazione "Cibo e misticismo. Le stupende astinenze". Le conclusioni sono state affidate a Mimmo D’Alessio, Vice Presidente Vicario dell’AIC (in foto 3 con relatori). La giornalista e scrittrice Antonella Tollis ha moderato gli interventi dei relatori e dei presenti. La giornata è proseguita poi al ristorante “Palazzo Ducale” di Castilenti proprio per ristorare lo spirito!

Giovedì 9 marzo scorso, presso il ristorante del Golf Club di Cortina d’Ampezzo si è tenuta la Conviviale della Cultura che questa volta ha celebrato, in una sorta di spiritosa gara, la cucina tradizionale milanese e quella ampezzana. In vista delle prossime Olimpiadi Milano-Cortina del 2026, due sono stati i menu ideati dai cuochi Vittorio Usuelli per Milano e Davide Santer per Cortina, che hanno proposto i sempre gradevoli classici delle due tradizioni gastronomiche. La gara, molto apprezzata da tutti i numerosi presenti, si è conclusa con un meritato pareggio e tanta allegria, in attesa di scoprire cosa avverrà sulle nevi nel 2026. Foto 1. La Delegata Monica De Mattia ed il VIce Delegato Diego Dipol con il presidente della Fondazione Cortina Stefano Longo ed il Delegato di Faenza Leonardo Colafiglio. Foto 2. La Delegata De Mattia con il Delegato di Faenza Colafiglio. Foto 3. La Delegata, il Vice Delegato ed i cuochi Davide Santer e Vittorio Usuelli. Foto 4. La meneghina torta paesana di pane, amaretti, pinoli ed uvetta e le ampezzane fartaies con marmellata di mirtilli rossi.

L'incontro conviviale delI’8 marzo presso la Société Nautique di Monaco non ha soltanto celebrato la Festa Internazionale della Donna, ma ha affermato contestualmente la rilevanza del valore della sostenibilità anche nell'ambito dell'alimentazione e, di conseguenza, della ristorazione. A rappresentare tale sensibilità, la Delegazione del Principato di Monaco ha scelto Io staff del ristorante l'Ciocio di Suvereto, piccolo borgo del Livornese situato tra il mare e le colline, la cui storia, attestata da numerose testimonianze architettoniche, affonda le sue radici nel Medioevo. Il menu proposto è stato articolato secondo parametri coerenti con la ricerca delle eccellenze qualitative, dalla selezione di materie prime locali, alle farine di grani antichi macinati a pietra, ai vini originari del borgo di Suvereto. Tutto “fatto in casa” insomma, come dimostrano l'intitolazione stessa del ristorante, soprannome dello chef, e la rivisitazione di ricette di famiglia, che risalgono a memorie personali ed emanano il profumo di infanzie ormai lontane. Così i protagonisti della tradizione gastronomica toscana si sono presentati in tavola in abito green, funzionale a valorizzarne le peculiarità nonché disponibile ad accogliere tocchi originali e creativi: dalle verdure ai salumi, dalle carni di cinghiale e manzo fino alla frutta. La sintesi di passato e presente si rivela una risorsa vincente nel perseguire l'obiettivo ormai imprescindibile della sostenibilità.

È stata una mattina speciale per alcune classi delle scuole primarie “Diego Fabbri” e “Anello Rivalti” di Forlì che sono state coinvolte in una inedita lezione di …cucina a fumetti. A tutti gli alunni e i docenti delle classi quinte delle due scuole primarie la Delegazione di Forlì ha fatto dono del libro che continuerà anche ad essere utilizzato nelle sue finalità didattiche. Entusiasmo e coinvolgimento dei partecipanti particolarmente appassionati anche grazie a un percorso di preparazione affrontato precedentemente in aula. Relatore d’eccezione, il Presidente Paolo Petroni, che si è brillantemente rivolto ai tanti alunni con ulteriori precisazioni sul libro e su tematiche culinarie attirandone  grande attenzione. L’incontro si è svolto in un contesto di tutto rispetto, nella Sala Mappamondi dell’ex Collegio Aeronautico, e ha visto la partecipazione del Sindaco Gianluca Zattini, dell’Assessore alle Politiche Culturali Paola Casara, della referente dell’Ufficio Scolastico provinciale Alessandra Prati, della Presidente di “Casa Artusi” Laila Tentoni. La degna conclusione dell’evento si è concretizzata poi con la “Conviviale del Presidente” presso il Ristorante BENSO, dove erano  ospiti della Delegazione il Presidente, il Segretario Generale Roberto Ariani , il Consultore Antonio Gaddoni e il Coordinatore del Territorio Fabio Giavolucci e le Autorità cittadine.

Grandissimo successo per il convivio d'Inverno "tra caccia e cortile" tenutosi all’agriturismo Valgrande, più volte frequentato dalla Delegazione sempre con grande soddisfazione. In questa occasione la signora Monica ha superato le aspettative con un menu perfetto, dall'antipasto al dessert, e tutti i piatti hanno avuto valutazioni altissime a partire dalla splendida anitra al forno sugli scudi, seguita dalle pappardelle e dai dolcetti di Carnevale che hanno chiuso più che degnamente un pranzo memorabile. Ottimi i vini, servizio pronto e cordiale, calorosa accoglienza e un ottimo rapporto qualità-prezzo. Meritatissimi quindi gli applausi finali.

Grazie alla preziosa organizzazione del Simposiarca Andrea Barocchi, la Delegazione ha trascorso una piacevolissima riunione conviviale presso il ristorante Casprini da Omero, al Passo dei Pecorai, nel comune di Greve in Chianti. Il ristorante, gestito dalla famiglia Casprini dal 1913, ha avuto tra i suoi cuochi anche Guido Samorini, secondo alcune fonti l’inventore della torta della nonna. Oggi il ristorante è gestito da Luca Casprini e da sua moglie Alessandra Polipetti, chef del ristorante, che continua la tradizione della cucina regionale, prediligendo prodotti nostrali e fatti in casa e seguendo ricette antiche della tradizione fiorentina-chiantigiana. Il menù appetitoso e le porzioni generose hanno dato vivacità e sincera convivialità alla serata (foto 1). Si sono susseguiti: antipasto di fettunta con lardo di Colonnata, gnocchi con salsiccia e funghi, coniglio in umido con fagioli all’uccelletto, bocconcini di agnello aglio e rosmarino con frittura di verdure di stagione. In abbinamento ai piatti è stato scelto un buon vino rosso Chianti dei Castelli di Grevepesa, mentre hanno accompagnato il dolce - uno zuccotto fatto in casa ricoperto di cioccolata calda fondente - vini dolci e liquori (foto 2). Durante la serata la nuova Accademica Anna Matteuzzi ha ricevuto dal Delegato Sandro Fusari le insegne accademiche (foto 3). In chiusura di serata, il Delegato e il Simposiarca hanno ringraziato il titolare e la cuoca, consegnando loro un volume dell’Accademia (foto 4).

Nel corso di una apposita serata conviviale tenutasi nel noto locale “Il Barolino”, la Delegazione di Carpi-Correggio ha ufficialmente consegnato ai fratelli Andrea, Marco e Stefano Barolo, il Diploma di Buona Cucina (2022) che certifica la qualità e l'eccellenza di uno dei più noti e celebrati ristoranti carpigiani. Alla cerimonia di consegna del Premio effettuata dal Delegato Pier Paolo Veroni era presente, per il Comune di Carpi, l'assessore alla cultura Davide Dalle Ave. Il ristorante dei fratelli Barolo è stato premiato per l'eccellenza dei piatti proposti che, pur rimanendo nel solco della migliore tradizione culinaria emiliana, si caratterizzano per la qualità e per l'ingegnoso apporto innovativo. Recentemente, poi, "Il Barolino" ha aperto al pubblico, di fronte al ristorante, un suo negozio nel quale vengono proposti, tra gli altri, anche i sughi e i prodotti realizzati nella cucina del ristorante. Ai ristoratori e al Comune di Carpi la Delegazione ha anche consegnato il volume "La tavola del contadino", realizzato dai Centri Studi Territoriali dell'Accademia con il contributo - per la parte riguardante l'Emilia - di Elisabetta Barbolini Ferrari, Direttore del CST Emilia e Accademica di Carpi-Correggio.

Per la riunione conviviale di febbraio gli Accademici si sono riuniti presso il ristorante “L’O di Giotto” all’interno del Park Hotel Ripaverde a Borgo San Lorenzo (FI). La serata è stata organizzata nei minimi particolari dall’Accademico Giulio Cappetti che ha attentamente studiato l’abbinamento di vini del territorio ai piatti, preparati con cura e passione da Diego Esposito giovane chef di origine abruzzese. Un’occasione per monitorare la ristorazione d’albergo, che è risultata particolarmente attenta alla selezione degli ingredienti e orientata verso la scelta della materia prima locale. Il Convivio si è concluso con i ringraziamenti allo chef e alla sua brigata e con la consegna del guidoncino da parte della Delegata Monica Sforzini. Foto 1. Il Simposiarca Giulio Cappetti durante la presentazione del menu.  Foto 2. Un momento della serata. Foto 3. Lo chef Diego Esposito con il personale di cucina e di sala, il Simposiarca e la Delegata. Foto 4. Il menu con alcuni piatti.

Riunione conviviale presso il ristorante "Cacio&Pepe" in San Marino organizzata dall'Accademico Simposiarca Cesare Tabarrini (foto 1), amante della cucina romana, e illustrata dall'Accademico Simposiarca Stefano Valentino Piva (foto 2). Il titolo dato alla serata “La Cucina ROMA/gnola” fin dal suo inizio, ha fatto intuire che la cena avrebbe rappresentato la cucina romana elaborata e interpretata in un contesto Sammarinese. Dopo il benvenuto del Delegato Andrea Negri (foto 3), il Simposiarca Piva ha argomentato sulla celebre Porchetta d’Ariccia, una specialità della tradizione romana, presente in tutte le feste popolari e laziali, passando poi a descrivere la “pasta alla gricia”, primo piatto tipico della cucina romana. Nell'illustrare il secondo piatto “salsiccia e fagioli”, un grande classico della cucina, diffuso in tutte le regioni d’Italia, un piatto rustico e saporito, perfetto da gustare quando il freddo si fa sentire, il Simposiarca ha ricordato che fonda le sue radici nella tradizione contadina della zona della Tuscia. E per finire, le famose ciambelline romane: una ghiottoneria indimenticabile, un fiore all’occhiello del nostro patrimonio dolciario. Un dolce povero, che veniva cucinato con ciò che si aveva nella propria casa. La serata, ricca di colte e stimolanti curiosità grazie alla relazione dell’Accademico Simposiarca Piva si è rilevata all’insegna della cultura, del buon cibo e della condivisione in amicizia.

La Delegazione ha visitato la polpetteria–pizzeria Urban Lescà, locale fondato da diversi anni in pieno centro a Messina e apprezzato e frequentato non soltanto per la pausa pranzo. L’elegante e spazioso locale, modernamente arredato, ha accolto una vastissima rappresentanza della Delegazione e numerosi ospiti, calorosamente salutati dal Delegato (foto 1) che ha anche presentato due dei nuovi Accademici, Marina Maugeri, figlia d’arte essendo stato il padre uno dei primi Accademici della Delegazione e Giovanni Randazzo, di fronte a un salone gremito (Foto 2). Il menu - che riproduce l'antica maschera messinese Peppe Nnappa - strettamente aderente alla tradizione messinese e siciliana carnevalesca è stato illustrato dal Simposiarca Giuseppe Termini seguito da una breve relazione di Patrizia Torricelli, studiosa del linguaggio, sulle origini del termine Carnevale, il cui simbolo gastronomico dolciario, tipico e peculiare di Messina, è la pignolata  (Foto 3). Festosa e applaudita la consegna del guidoncino e della vetrofania ai titolari Francesco e Fabrizio Franchina e alla loro giovane squadra (Foto 4).