Delegations News

La Delegazione del Monferrato si è riunita per una conviviale nel paese di Cella Monte presso la cantina La Casaccia. Nella bella corte dell’azienda agricola, il Simposiarca Franco Bazzi accompagnato dal proprietario Giovanni Rava, ha raccontato la storia del paese che oltre ad essere uno dei borghi più belli d’Italia vanta un’antichissima storia di produzione vitivinicola. Dopo una visita alla grande cantina scavata nella marna tufacea e all’infernot, la serata è proseguita in una sala dell’agriturismo dove, accanto ad una stufa a legna ben attiva, si è dato corso alla degustazione di alcuni vini di produzione sapientemente accostati a piatti della tradizione monferrina, tra cui salumi artigianali da carne di suini allevati nel bosco già impiegati in un progetto di contrasto alla piaga della flavescenza dorata e agnolotti al sugo d’arrosto a pasta particolarmente chiara e sottile molto apprezzati dagli Accademici.

La Delegazione di Varsavia ha vissuto un'esperienza culinaria straordinaria presso il ristorante Quattro Piatti. Con lo chef Enzo Saccomani ai fornelli e alla presenza di S.E. l’Ambasciatore Luca Fraschetti Pardo, è stato degustato un menu eccezionale: dalla battuta di fassona al coltello al cappello del prete brasato, ogni piatto era un'opera d'arte. I dessert, come la panna cotta allo zafferano e il sorbetto mirtillo e rosmarino, hanno concluso magnificamente la serata. L'ospitalità e l'attenzione ai dettagli dello staff hanno reso l'atmosfera fuori dall’ordinario.

La Delegazione si è riunita presso il ristorante Teatro dei Medici a Scarperia e San Piero (FI), dove è stato festeggiato l’ingresso di cinque nuovi Accademici: Libuse Babakova, Francesca Guerra, Maria Chiara Vitartali (foto 1), Orazio Guerra e Pasquale Petrone (foto 2), che hanno ricevuto il distintivo personalmente dal Segretario Generale Roberto Ariani, gradito ospite della serata. Il tema della Conviviale “Profumi e sapori a Corte, nel Mugello dei Medici” è stato scelto dal Simposiarca Luca Capecchi (in foto 3, da sinistra Violetta Horove, il Segretario Generale Ariani, la Delegata Sforzini, lo chef Paolo, il Simposiarca e il personale di sala) con l’intento di riproporre un banchetto rinascimentale e un menu ispirato alla mensa dei Medici che, originari del Mugello, rappresentano una grande pagina di storia del territorio (foto 4 i piatti). Una serata significativa, che ha catturato i numerosi presenti anche per l’ambientazione e per l’atmosfera che si è creata, durante la quale il cuoco Paolo Horove e la moglie Violetta sono stati particolarmente apprezzati.

Una conviviale all’insegna dell’arte e del buon cibo quella che si è svolta al ristorante Picasso, intitolato al grande pittore di cui quest’anno ricorre il cinquantesimo dalla morte. Analizzando la carriera artistica del maestro e mostrando immagini delle opere più significative che ne hanno segnato le tappe, la Delegata ha proposto una riflessione su come il percorso di un artista sia del tutto simile a quello di uno chef, entrambi con l’esigenza di dimostrare di conoscere la tradizione, entrambi con l’urgenza di distaccarsene per uscire dal ruolo di mero esecutore e rivendicare la propria identità di “creatore”. Si fa palese l’analogia con il percorso gastronomico di uno chef che deve sì affondare le radici della sua conoscenza nella cucina tradizionale, ma che una volta giunto ad esserne perfetto esecutore ne deve rivisitare i piatti, innovarli, e trasformarli in originali creazioni che anche lui, come un artista, avrà il diritto di firmare. Al “Picasso”, nei piatti che chef Donatella Mastrogiacomo ha proposto, si è potuto riconoscere questo cammino: le sue creazioni, dal cromatismo degno del grande maestro e applaudite come piccoli capolavori hanno reso il convivio un’esperienza indimenticabile.

Il Delegato di Carpi-Correggio, Pier Paolo Veroni, nel corso di una conviviale svoltasi al Prima o Poi di Rolo, ha consegnato a nome della Delegazione il premio "Massimo Alberini 2022" per la qualità dei prodotti realizzati alla Latteria Tullia, società agricola cooperativa di Rolo. Presente all’evento anche il Sindaco di Rolo, Luca Nasi (nelle foto). Simposiarca eccezionale, il Consultore Paolo Avaltroni. Ospiti il prof. Paolo Colombo di UNIMORE e il dr. MD Giorgio Benaglia già sindaco di Guastalla. Le spiegazioni e le motivazioni del premio sono state declamate dal Delegato Veroni, dal presidente della Latteria, dal Sindaco Nasi e dai casari convenuti che hanno voluto sottolineare il processo di sviluppo della latteria con investimenti significativi. Il menù della serata è stato un compendio di applicazioni del Parmigiano Reggiano della Tullia ai piatti presentati a base di asparagi, spugnole e carni bianche arrosto che hanno ricevuto ampi consensi. La Latteria Tullia di Rolo venne gravemente danneggiata dal sisma del 2012 con la perdita di ben 20 mila forme di Parmigiano Reggiano. Attualmente il caseificio, che conta su una ventina di associati, produce 110 forme di formaggio al giorno. Un riconoscimento alla continuità di qualità e alla gentilezza anche al Prima o poi di Rolo con la consegna del piatto d'argento a questo ristorante già premiato dalla Delegazione Carpi-Correggio con il Diploma di Buona Cucina 2019.

Domenica 7 maggio gli Accademici ragusani si sono riuniti per ascoltare storie di pani e farine, ma soprattutto storie di chi quelle farine e quei pani li produce. È il caso di F.O.Z. acronimo di fermento officine zero, neo nata struttura dove prodotti e salute vanno di comune accordo. Accolti da Davide Cicciarella, panificatore e lievitista di lungo corso, e da Peppino Lissandrello, profondo conoscitore del mondo agricolo e delle relative produzioni, gli Accademici ragusani si sono ritrovati in un mondo di farine molite a pietra, lievitazioni lente, prodotti biologici e vini naturali. Grande l'attenzione e l'interesse per gli argomenti trattati e numerose le domande e i quesiti posti dagli intervenuti, dal mantenimento del lievito madre alla sostenibilità delle colture. Dopo la parte culturale non poteva mancare una degustazione guidata dei vari pani: russello, timilia, margherito e delle pizze a pala di vari gusti. Ricottine, arancine alla caponata, scacce ragusane con pomodoro e cosacavaddu. Vini naturali e l'immancabile crostata con frutta bio siciliana. Un’esperienza veramente interessante e partecipata dove anche i bambini hanno molto apprezzato il cibo proposto.

Nella parte più interna del territorio della Delegazione, la conviviale “TartUFO questo sconosciuto” organizzata presso la trattoria "Casa del Pastore Rosello", ha portato gli Accademici di Chieti alla scoperta di uno dei prodotti più importanti ma parimenti misconosciuti del Medio Sangro, che rivaleggia con le produzioni piemontesi e toscane sia per quantità sia per qualità. Il Simposiarca Nunziato Mancini, prima della conviviale, ha organizzato insieme al tartufaio Evo Di Loreto una dimostrazione di ricerca di tartufi con i cani appositamente addestrati all’interno della splendida Abetina di Rosello (foto 1). A tavola, lo chef “figlio d’arte” Elio Stanzìani (in foto 2 con il vice Presidente Vicario Mimmo D'Alessio) ha deliziato Accademici e ospiti tra profumi unici e sapori antichi, con un occhio alla modernità delle tecniche di cottura, come il braciere ofyr (foto 3). Foto 4. La brigata di cucina con il Delegato Nicola D'Auria e il vice Presidente Vicario Mimmo D'Alessio.

La Delegazione ha reso omaggio a Bergamo Brescia capitale italiana della cultura 2023 con il convegno "I campioni della pittura a Brescia e Bergamo e la cucina dei due Papi”. Il Delegato Giuseppe Masserdotti ha aperto i lavori festeggiando il 70° anniversario dell'Accademia italiana della Cucina e manifestando l'orgoglio di appartenenza che contribuisce con questo evento a valorizzare le tradizioni della cucina, rincorrendo il matrimonio della cultura dell'arte con la cultura del cibo, lungo i secoli del cambiamento e della trasformazione. Davide Dotti, curatore della mostra "Lotto, Romanino, Moretto, Ceruti" ha messo in risalto il rapporto fra le due scuole pittoriche accostando alcuni dipinti ai piatti più caratteristici dei due territori ed ha ringraziato il Centro Studi Lombardia dell'Accademia italiana della Cucina per la ricerca su polenta, casoncelli e spiedo bresciano, che sono stati oggetto del menù "a cena con i due Papi " quali piatti della tradizione più antica dei loro territori. Il Presidente onorario Giovanni Ballarini ha affrontato il tema "La cucina al tempo dei due Papi (1958-1978) : il ventennio del cambiamento". Hanno concluso i lavori Il Consigliere di Presidenza e Delegato di Milano,  Dino Betti van der Noot, e per la parte ecclesiastica il Vicario Episcopale Don Angelo Gelmini.

Il Vice Presidente dell’Accademia e Delegato di Londra Maurizio Fazzari ha partecipato venerdì 28 aprile a Londra al workshop sull’ agroalimentare in Italia, organizzato da ICE/ITA e l’Ambasciata italiana presso il Claridges Hotel. Durante l’evento Maurizio Fazzari ha avuto la possibilità di dialogare con il Ministro Francesco Lollobrigida, offrendo il sostegno dell’Accademia per il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’UNESCO. Il Ministro, apprezzando il lavoro dell’Accademia, ha confermato che tale iniziativa è una delle priorità del Governo e che il settore agroalimentare è un punto di forza del nostro export che vanta la qualità quale elemento premiante. Tale concetto è stato ripreso dalla premier Giorgia Meloni nel ricevimento a seguire presso l’Ambasciata italiana; nel suo discorso, presente il Ministro degli Affari Esteri James Cleverly, la premier ha evidenziato come “tradizione e innovazione sono fattori chiave nel nostro settore agroalimentare” e sottolineato “l’impegno del Governo alla lotta verso la contraffazione che ogni anno causa danni miliardari al settore”. Maurizio Fazzari ha incontrato brevemente la premier che ha espresso parole di apprezzamento per l’Accademia e ribadito che la candidatura all’UNESCO è una delle priorità del Governo; anche in questo frangente il Vice Presidente ha offerto tutto il sostegno dell’Accademia. Durante il ricevimento in Ambasciata, Fazzari ha consegnato una copia del libro “Storia della cucina italiana a fumetti” al Ministro Francesco Lollobrigida, illustrandogli l’iniziativa in corso con il MAECI per la traduzione in otto lingue.

Esito positivo della conviviale organizzata dall’Accademico Carlo Pellegrini (foto 1) che ha condotto la Delegazione all'Enoteca Bonfanti, un questo locale nuovo per gli Accademici, accolti in sala riservata con cortesia ed efficienza. La cena con menù di carne non è stata troppo affollata (foto 2), forse per la ritrosia di alcuni alle novità. La valutazione è stata complessivamente positiva, con qualche riserva sull’antipasto; buoni e apprezzati gli altri piatti; lodati, come previsto, i vini (con cambio di bicchiere per ognuno), ben accostati alle diverse portate (foto 3. Sformatino di funghi e verdure su crema saporita; spaghetti con il germe di grano al ragù di cinta senese; filetto di maiale cotto nel Chianti Classico; trancio di pan di Spagna con crema al mascarpone e frutta fresca). Sollecito e curato il servizio. Al termine, il Simposiarca ha tenuto una breve conversazione sull’accurato positivo esperimento sulla cottura della pasta “a fuoco spento”, e dissipato alcune riserve sulle piastre a induzione ed il forno a microonde. Il Delegato lo ha ringraziato, così come gli altri partecipanti, e dato appuntamento per il 18 maggio, all’Istituto Alberghiero, per festeggiare il 40° anniversario della Delegazione.

La riunione conviviale si è tenuta nel locale “Caldesi in Marylebone” di Giancarlo Caldesi che, a buon titolo, può essere considerato storico nel panorama della ristorazione di Londra. Giancarlo è stato insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro per il suo grande impegno lavorativo. Si è scelto un menu tradizionale della cucina toscana che è stato molto apprezzato da Accademici e ospiti, tra i quali il Ministro dell’Ambasciata d’Italia Riccardo Smimmo. I presenti hanno particolarmente gradito i crostini serviti con il prosecco durante l’aperitivo in piedi e gli gnocchi preparati con grande maestria poco prima dell’evento. L’ambiente è molto accogliente e familiare, il servizio premuroso e attento, con Giancarlo Caldesi sempre presente nel commentare i piatti serviti e dialogare con gli ospiti. Al termine, il Delegato Maurizio Fazzari ha consegnato a Giancarlo e alla brigata di cucina il piatto ricordo dell’Accademia. Un caloroso ringraziamento ai Simposiarchi Giuseppe D’Anna, Consultore, e Fiamma Arata per l’ottima organizzazione della serata.