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Umbria

AGNELLO TARTUFATO

Tagliare a pezzettini l’ agnello, metterlo in una padella di ferro, aggiungendo olio extravergine, sale, pepe, aglio e rosmarino e soffriggere il tutto. Quando l’agnello è rosolato, aggiungere il vino bianco e cuocere a fuoco basso.
Posare l’agnello su un piatto di portata, aggiungere il tartufo nero grattugiato, mescolare, coprire per qualche minuto e servire.

AGONI FRITTI

Svuotare i piccoli pesci strizzando loro il ventre. Lavarli bene, scolarli, passarli nella farina e friggerli nell’olio d’oliva bollente; per rendere i pesci più saporiti, dopo averli infarinati, passarli nell’uovo sbattuto e salato. Servirli, appena fritti, con spicchi di limone.

PIZZA PASQUALE DI FORMAGGIO

Fare la fontana con la farina, aggiungere mezzo panetto di lievito di birra sciolto in un bicchiere di acqua calda, impastare e fare una pagnottina. Lasciare riposare al caldo per una notte. La mattina aggiungere il latte ed il restante lievito. Far lievitare per almeno due ore al caldo.
Aggiungere tutti gli ingredienti e preparare un impasto morbido ed elastico. Dividere in pagnottine che si collocano in stampi piuttosto alti e non molto grandi. Cuocere in forno a 220 °C.

STRENGOZZI ALLA SPOLETINA

Ottenuto un impasto consistente con l’acqua e la farina, tirare la sfoglia ben lavorata ma non troppo sottile; tagliare la sfoglia a strisce erte di pasta e fine di coltello come suggerisce un antico detto spoletino. Soffriggere nell’olio due spicchi d’aglio ed il peperoncino, aggiungere i pomodori e, a cottura ultimata, il prezzemolo. Condire gli strengozzi, ben scolati, cotti al dente in abbondante acqua salata.

SCAFATA

Soffriggere la cipolla nell’olio con il guanciale tagliato a dadini e il finocchio. Aggiungere le fave e i pomodori a pezzetti. Far cuocere per circa dieci minuti poi aggiungere la verdura e un bicchiere di acqua bollente. Aggiungere sale e peperoncino e lasciare sul fuoco fino a quando la verdura non sarà cotta.

BRODO DI TINCA

Soffriggere in una pentola fonda, grande tanto da contenere intera la tinca, aglio, olio, sale, pepe, pomodoro e salvia. Unire il pesce sventrato e pulito e aggiungere tanta acqua da coprirlo abbondantemente.
Cuocere a lungo, avendo l’accortezza di sgrassare più volte il brodo, filtrare e servire nei piatti fondi, molto caldo, con fettine di pane bruscato. La tinca può essere servita con una salsetta di prezzemolo e aglio.