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Delegazione Milano Navigli – riunione conviviale

30/03/2022

La Delegazione si è ritrovata alla Trattoria della Gloria condotta dall’ospitalità della famiglia Plaitano in un angolo meneghino nell’area dell’Alzaia del Naviglio Pavese che racconta il quartiere e le sue contraddizioni nell’evoluzione del territorio. Quando si varca la porta ci si immerge in un mondo fatto di tovaglie a quadrotti bianchi e rossi, con i cesti del pane usati come lampadari a memoria dell’attività del forno fino a 14 anni prima. Un mondo frequentato da chi apprezza la convivialità di casa, con una cucina creata dalla contaminazione fra Gloria, nata a Milano da genitori friulani, e il marito Carmine di Salerno (i ristoratori in foto 1 con la Delegata Cristina Ciusa). La trattoria è quindi un luogo dove si mangia come a casa? Il cuoco scrittore Tommaso Melilli, editorialista per il Venerdì di Repubblica con la rubrica Pentole e parole, ospite della Delegazione, ha narrato la sua esperienza con storie e percorsi fra famiglia e cucina di brigata (foto 2 Melilli con la cuoca Gloria e la Delegata Ciusa; foto 3 menu e libro Melilli). Per il convivio (foto 3, Accademici) sono stati selezionati i piatti identitari della tavola di casa. Una cucina che assorbe la tradizione milanese ed evolve per raccontarsi, senza dimenticare la stagionalità, i valori etici della terra e dei suoi profumi. Dalla buona tavola di tradizione Gloria fa emergere la ricerca e selezione della materia prima, con trionfo delle verdure: la personalità della caponata di cuori di carciofi (foto 4), la delicatezza dei tortelloni di topinambur, il purè di sedano rapa che accompagna l’ossobuco. Vini insoliti, dal biologico catarratto siciliano alla produzione milanese della Cantina urbana sul Naviglio. Ma la convivialità inizia da una pizzella, che è abitualmente il benvenuto ed evoca Gloria da ragazza nel laboratorio di borsette, dove una signora napoletana gliele offrì come premio. Con la stessa generosità oggi ripropone agli ospiti quel gesto di gusto.