La Delegazione di Milano Navigli si è ritrovata al ristorante 142 nell’area Navigli, all’inglese one-fo(u)r-two: 1 spazio unico dove poter vivere i 4 momenti, dalla prima colazione, al pranzo, all’aperitivo fino alla cena con l’accoglienza di 2 anime, la sala e la cucina in un’idea aperta di condivisione. Sotto la guida di Sandra Ciciriello una brigata di tre trentenni, nonché partner del progetto, animano la cucina e il laboratorio di pasticceria; in sala giovani allievi dai 18 ai 24 anni. Un luogo dove ogni angolo dà traccia di una passione personale che convive con la tavola. Un contesto coerente per condurre gli Accademici, con le parole di Silvana Chiesa, storica e ricercatrice, alla nobile funzione del Centro Studi Territoriale all’interno dell’Accademia, il perché fu istituito nel 2009 e oggi cosa rappresenta nello scenario della cultura italiana della cucina; nonché i dietro le quinte, le curiosità dei progetti editoriali e gli Accademici che ne fanno parte. Il ruolo fondamentale e puntuale della ricerca. Suggestioni e rivelazioni nell’esperienza culinaria da cos’è un menu, quali i denotati che definiscono i tempi e le modalità della tavola. Milano accoglie la cucina di tutto il mondo, per questo troviamo menu locali e non i quali raccontano la storia del ristorante: dietro un piatto ci sono persone, economia, commercio, cioè la storia profonda della gastronomia italiana. Niente è affidato al caso, se non l’estro del cuoco che fa parlare la tradizione attraverso la sua scarola all’ischitana di memoria di casa. In foto 1. La Delegata Cristina Ciusa. Foto 2. Intervento di Silvana Chiesa, Direttore del Centro Studi Territoriale Lombardia. Foto 3. Ciusa e Chiesa. Foto 4. Baccalà con scarola e noccioli di olive.