Le origini e le successive evoluzioni della pizza napoletana, uno dei simboli per eccellenza della gastronomia italiana all’estero, hanno costituito gli elementi del confronto "La Pizza Napoletana. Da cibo di strada e veloce a piatto globale più amato" organizzato dalla Delegazione di Cosenza. Aprendo i lavori (foto 1), il Delegato Rosario Branda ha avuto modo di evidenziare che le prime tracce del vocabolo risultano di poco antecedenti l’anno mille e di come l’area di diffusione includesse tutta l’Italia centro-meridionale, ma che l’etimologia della parola sarebbe molto più antica. Dopo l’intervento del Prefetto di Cosenza Vittoria Ciaramella (foto 2), campana di nascita ed appassionata consumatrice di pizza che ha arricchito la discussione con racconti ed aneddoti, di particolare valenza l’intervento del maestro pizzaiolo Luciano Sorbillo (foto 3 con il Delegato e le Autorità) che ha posto l’accento sul fatto che si deve all’intraprendenza dei napoletani se, a partire dai primi del Novecento, la pizza ha trovato diffusione pressoché universale diventando la bandiera della gastronomia italiana. Prima di passare alla degustazione in forma conviviale di sette differenti gusti di pizza, presentati in abbinamento con una selezione di spumanti metodo classico prodotti in Calabria, il maestro Sorbillo si è intrattenuto con gli Accademici ed i numerosi ospiti (foto 4).