Una serata all’insegna della tradizione e dell’amicizia quella trascorsa presso la sede Fagiolata Benefica del Castellazzo di Ivrea che ha ospitato la Delegazione eporediese per la “Conviviale Ecumenica”. Il connubio con il tema annuale è stato perfetto, nel luogo custode dell’antichissima tradizione dei fagioli grassi: fagioli cotti per l’intera notte con zampini, ossa di maiale, lardello e soffritto di cipolle, serviti con cotenne (preive) e cotechini, che affonda le sue radici nel Trecento con la Confraternita dello Spirito Santo, che organizzava la distribuzione pubblica e gratuita di cibo per i poveri. Il presidente della Fagiolata Giorgio Masseroni ha introdotto la serata, ripercorrendo la storia e i riti che conducono alla domenica di Carnevale, quando, in piazza Maretta, con la benedizione del vescovo, comincia la distribuzione dei fagioli grassi a tutta la cittadinanza. Con i fagioli grassi, anche un assaggio di panissa vercellese, piatto che anche nel Canavese non manca mai. In cucina, Pierangelo Cardini, cuoco della Cascina dell’Allas di Bollengo che ha ospitato l’ecumenica 2022 nonché “capo” dei fagiolari. La Fagiolata del Castellazzo è menzionata proprio nel volume annuale della Biblioteca di cultura gastronomica e non poteva, dunque, esserci modo migliore di ritrovarsi per l’annuale Cena Ecumenica.



